Grazie Terra Antica!
Carissima Terra Antica,
è dal gennaio 2007, e ancora di più dal 25 aprile 2009, che volevo scrivervi “ufficialmente” per complimentarmi con il vostro contributo al fine di un “mondo migliore”.
Solo grazie al vostro lavoro che siamo stati in grado di parlare efficacemente a centinaia di ragazzi sardi ed ora anche a tanti ragazzi austriaci.
E’ proprio vero che ai ragazzi occorre presentare gli argomenti in maniera comprensibile a loro, non basta mettersi di fronte con le sole parole, nemmeno se pronunciate da un testimone ultra-novantenne come Gert.
La storia è presto raccontata: vista la meravigliosa esperienza fatta a Favaro e Venezia con il film e libretto da voi confezionati come mezzo per invogliare i ragazzi a riflettere, questi mezzi sono serviti anche in Sardegna a tale fine:
La parte più interessante della storia del vostro lavoro si riferisce a Vienna! Grazie al vostro regalo per il 95° di Gert, cioè la versione in tedesco, è stato possibile organizzare una mattinata in una scuola superiore a Vienna (prima di avere il vostro regalo, Gert aveva declinato l’invito…): un successone, presente anche la Televisione austriaca!!! Ecco alcune testimonianze visive:
Grazie Terra Antica!
Cornelia e Marion Hoffmann
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Nonostante il mio ardente amore per Venezia la laguna veneziana sarebbe per me rimasta una curiosità, estranea, bizzarra, incompresa, se una volta, stanco di fissarla come un idiota, non avessi diviso per otto giorni e otto notti la barca e il pane e il letto di un pescatore di Torcello. Ho remato lungo le isole; ho camminato coi piedi nell’acqua per le brune barre di foce, col retino in mano; ho imparato a conoscere l’acqua, flora e fauna della laguna; ho respirato e osservato la sua aria particolarissima; e da allora mi è familiare ed amica. Quegli otto giorni, avrei forse potuto dedicarli a Tiziano e Veronese, ma in quel peschereccio dalla vela triangolare d’un bruno dorato ho imparato a capire Tiziano e Veronese meglio che all’Accademia o nel Palazzo dei Dogi. E non soltanto qualche quadro, ma tutta Venezia non è più per me un enigma bello quanto opprimente: anzi, è una realtà molto più bella, che mi appartiene, verso la quale ho il diritto che deriva dalla comprensione.