Campalto nel 1810

 RICERCHE 7

Regno Italico  – 1810

 Relazione del Sindaco di Campalto

La Comune di Porte Grandi vien constare de 11 frazioni disposte regolarmente sopra una linea che scorre dalle così dette porte de’ Moranzani sino alla Fossetta cioè che è a 50 venete miglia bordeggiando ognora il Veneto estuario, e internandosi nel continente ora tre, ora quattro, ora fin cinque miglia. Questa vasta estensione di oltre 200 miglia di circonferenza, non comprende che circa: 1400 anime. Questa popolazione dispersa in così vasto Paese non forma gruppo interessante e veramente osservabile. Un tugurio, una fabbrica colonica dista dall’altra or uno, or due, or tre miglia e il solo punto di riunione sono le ecclesiastiche funzioni della Domenica, od altre feste. San Michele del Quarto e […] detta Tre Palade offrono qualche gruppo di popolazione unità però incalcolabile.

Le altre frazioni non sono che deserti ove esistono lontanissime capanne. Di conseguenza nessuna ombra di società, nessun legame, o luogo di riunione. Presso che tutti questi abitanti, tranne qualche oste o qualche affìttanziere non sono che miseri villici e molti più lavoratori giornalieri. Senza educazione di conseguenza, i loro discorsi non contemplano che i loro lavori, le loro domestiche questioni con i figli o molto più spesso con le loro mogli che vilipendono e battono senza compassione, quantunque ad essi fedelissime. Ma non termina a questo passo questo sconfortante quadro. Le Frazioni che una dall’altra distante offrono insuperabili ostacoli, bene spesso alla corrispondenza con questo capo-luogo di residenza municipale, e con cadauna di esse. Lo straripamento ad ogni piccola pioggia de fiumi Dese e Zero copre un’immensità di terreno, di acque che or più, or meno intercludono ogni adito al passaggio per Porte Grandi, San Michiel del Quarto, […] o Tre Palade, Tessera, Terzo e Paliaga. La frazione di Bottenigo non presenta che una vasta laguna e li casali di questa Frazion di Campalto non hanno più fra di essi veruna comunicazione con le strade, e campi rimanendo allagate. Al ricadere delle acque restano le strade ridotte a stato tale, che difficile sarebbe il descriverlo. La corrispondenza che par giornaliera esser dovrebbe, resta (interrotta) affatto, o sommamente diffìcile. Pochissime le indigene famiglie in ogni Frazione, e la popolazione è presso che tutta composta da individui che accollano da lontani Paesi attratti dalla rarezza del prezzo accordato dagli affìttanzieri a’ lavoratori. Questi alloggiano nelle disperse cascine de vari proprietari o ne’ tuguri qua e là fabbricati. Ciò non serve che a rendere molto penoso ed incerto il lavoro di questa Comunale Polizia.

Ma degni Ella di uno sguardo anche Campalto – residenza Municipale – quattro case, cioè l’osteria, la casa Municipale, quella del Sig. Giacomo Raganello, ed un’altra colonica, rovinosa con casone di tavole, la chiesa, la Canonica e due o tre altre più lontane rustiche abitazioni formano il gruppo e il cuore di Campalto.

Le persone colte sono il Sig. Parroco, il Cappellano, io Sindaco, il Segretario, il vecchio Raganello. I pricipui di esse sono o per dovere, o per genio, sono li più pronunciati, ma tutti occupati dalle proprie mansioni raramente si troiano uniti a […] o a crocchio.

All’alba di ogni giorno divien interessante Campalto, vi accorrono da tutti i dispersi casali, e dalla Frazione di Favaro moltissime donne che portanti nelle destinate Barche a Venezia ove vendono il latte … Un momento dopo tutto ritorna al primo silenzio e squallore. Siccome questo commercio porta un sensibil guadagno, è il ben essere di numerose famiglie, così se il tempo (vieta) il tragitto della laguna, forma un tal contrappunto il soggetto de’ discorsi e del disappunto di ognuno.

(Archivio Municipale di Quarto di Altino – Ricercatrice: Mosena)

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Dirò solo poche parole sul mio itinerario da Padova fin qui. Il viaggio sul Brenta, su una nave a servizio pubblico in compagnia di persone davvero a modo, è risultato comodo e piacevole: fra di loro gli italiani sono cortesi e pieni di riguardi. Le rive del fiume sono ornate di giardini e ville; si vedono piccoli villaggi che sorgono quasi sul corso d’acqua, che per lunghi tratti è rasentato da una strada molto animata. Siccome il fiume scende per cateratte, vi è spesso una piccola sosta di cui si può profittare per scendee a terra e godere delle frutta abbondanti che vi offrono. Poi risalire sulla nave e là ci si muove attraverso un mondo variabile di fertilità e vita.

— Johann Wolfgang von Goethe, Viaggio in Italia

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