Presentazione dell’ultimo quaderno di Terra Antica

Don Grazioso Butta Calice 

di  Lionello Pellizzer

Don Grazioso Butta Calice era nato a Sacile nel 1759 da una famiglia aggregata alla nobiltà friulana; fu parroco di S. Martino di Strada vulgo Campalto dal 29 febbraio 1812 al 18 maggio 1818. Il cognome Butta Calice era derivato dall’intreccio di due famiglie, i Butta di Belluno e i Bontempelli Dal Calice, arrivati giovanissimi a Venezia dalle vallate bresciane e diventati ricchi e famosi.

Durante il servizio sacerdotale a Campalto, don Butta Calice aveva dato origine a un’aspra polemica con la famiglia Morosini, juspatrona della chiesa, per il grave stato d’incuria della chiesa e aveva chiesto alla “Imperial Regia Delegazione Provinciale austriaca” di dichiararli decaduti dal juspatronato.

Don Grazioso fu protagonista molto presente nel dibattito culturale e “politico” di quel tempo. Nel gennaio 1801, sotto il dominio austriaco, fu membro della Censura austriaca e, con il ritorno dei francesi, pubblicò alcuni saggi sulle trasformazioni urbanistiche e l’abbattimento della chiesa di S. Geminiano in Piazza San Marco.

Nel 1831 don Grazioso pubblicò un testo col quale criticava il “modernismo” del progetto del Gran Ponte di collegamento di Venezia con la Terraferma, con la pesante accusa di inutilità, di spreco di denaro e causa di un gravissimo danno per Venezia.

 

Il volume può essere richiesto all’autore tramite Terra antica  con un messaggio mail  terraantica@terraantica.org

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